10 Ago La magia dell’attesa
Ogni servizio fotografico per me è una storia, un viaggio, una scoperta.
È molto di più di scattare le foto giuste, dall’angolazione migliore, con la luce perfetta, è un momento che va oltre le competenze e la professionalità: è una raccolta di momenti, sorrisi, relazioni vere, sensazioni da raccogliere e condividere.
Un servizio fotografico di maternità, in particolare, racchiude la magia dell’attesa e mille altre emozioni. Così è stato anche con Cristina e Alberto, protagonisti di un servizio fotografico di una domenica di inizio giugno.
Cristina e Alberto abitano a Giavera del Montello e la loro idea era di fare qualche foto nelle loro zone. Qui il panorama e gli angoli nascosti di questa zona si sono prestati in maniera perfetta alla realizzazione delle nostre foto.
La preparazione di un servizio fotografico di qualità comincia ben prima degli scatti veri e propri. In questo caso, ad esempio, ho iniziato a studiare la realizzazione con più di un mese di anticipo rispetto al giorno del nostro incontro. Quella domenica pomeriggio, poi, sono arrivata nella location prima dell’orario stabilito per una perlustrazione preliminare. È importante infatti poter fare un sopralluogo mirato non solo a studiare la luce e le inquadrature, ma anche ad entrare in sintonia con il luogo che sarà teatro del servizio fotografico.
Avevamo scelto di realizzare i nostri scatti vicino al cimitero inglese di Giavera, dove si estende un viale di ulivi che prometteva di essere molto interessante per noi. Il sopralluogo ha confermato questa scelta, e il temporale della sera prima ha contribuito a regalare all’aria quella limpidezza che rende migliore ogni servizio.
I giochi di luce e ombra degli ulivi sono stati quindi la cornice giusta per le prime foto, nate con naturalezza passeggiando sotto gli alberi, trovando le giuste situazioni e pose, e raccogliendo ogni emozione con scatti preziosi. La prima cosa che propongo di fare sempre, infatti, che siano sposi, fidanzati, un premaman o una famiglia è una passeggiata tenendosi per mano, parlandosi, guardandosi tra di loro.
Durante questa escursione abbiamo trovato in un casolare abbandonato la location perfetta per realizzare alcuni scatti particolari. L’accesso era bloccato da una sbarra, ma mi sono fidata della conoscenza della zona di Cristina e Alberto e siamo entrati lo stesso. Qui siamo riusciti a fare solo alcune foto prima di essere fermati dalla proprietaria del terreno, sopraggiunta per chiederci cosa stavamo facendo nel suo casolare. Ogni contrarietà e malumore sono però svaniti quando Cristina ha esclamato: “Maestra, non si ricorda di me?”, riconoscendo in lei la sua insegnante delle elementari. L’incontro fortuito si è quindi concluso con una piacevole chiacchierata in compagnia, seguito da qualche altra foto per approfittare appieno della splendida location.
Le colline del Montello ci hanno regalato inoltre molti scorci di cui approfittare per creare un servizio fotografico di forte impatto emotivo. Le nostre esplorazioni della zona ci hanno poi permesso di trovare un angolo di strada con la luce perfetta. Il tocco finale sono state proprio queste ultime foto, realizzate nell’incantevole chiarore del tramonto, che ha completato e dato un significato ancora più profondo all’intero servizio. La luce di fine giornata è una magia che vince su tutto e che parla da sola, da cogliere nel momento giusto, perché come tutte le cose belle dura poco.
È questo il vero senso di un servizio fotografico premaman: raccogliere un mondo di sensazioni ed emozioni per rendere indelebile un momento fondamentale nella vita di una donna e di una coppia.